Dalla Germania a Genova per imparare l’arte della focaccia

Genova - Cosa ci fanno quindici tedeschi a Genova? Imparano a fare la focaccia. Non è l’inizio di una barzelletta ma l’iniziativa promossa da Confcommercio e Iscot Liguria che ha organizzato un corso di panificazione dal titolo “Liguria Sonne und Geschmack” tradotto “Liguria Sole e Sapore”. Una maratona di tre giorni dedicata alla promozione delle eccellenze alimentarimade in Liguria che vedrà impegnati una rappresentanza del popolo tedesco.

Quindici persone tra giornalisti, tour operator e operatori del settore alimentare invitati il Liguria e messi alla prova con la nobile arte tutta genovese dei prodotti da forno, su tutti la focaccia. «L’anno scorso avevamo già organizzato una cosa analoga con dei professori americani - spiega Oscar Cattaneo vice presidente Ascom Genova - quest’anno abbiamo fatto una cosa più mirata per l’internazionalizzazione dei prodotti liguri e della tipicità enogastronomica della nostra regione».E allora la parola ai protagonisti. Michael, giornalista per la stampa specializzata in food&wine, è la prima volta che viene in Liguria «e sono interessato soprattutto alla focaccia e al pesto. La focaccia non è conosciuta dalle nostre parti. Ne scriverò. In Germania c’è un’attenzione molto forte per la cucina in generale. Lo dimostrano i tanti show televisivi dedicati all’arte culinaria».

Kristina lavora per un tour operator tedesco che vende pacchetti viaggio anche in Liguria.: «Rispetto al passato la Liguria si vende meno, ma va a periodi. Quando proponiamo la vostra regione puntiamo sui siti culturali, sul fatto che la qualità della vita è molto alta e che si mangia bene. I tedeschi adesso ci chiedono località meno famose ma più particolari. Non località da turismo di massa, ma di nicchia». Dei quindici fornai teutonici forse il più singolare è il signor Horst titolare di un negozio di letti,materassi e tende. In un angolo del suo punto vendita ha allestito un vero e proprio mercato del made in Italy: «la gastronomia italiana è la mia passione. Ho l’olio ligure, vino italiano, prosciutto di Parma, mostarda di Mantova. Se io vendo un letto la gente non ne ha bisogno per tanti ann di un nuovo prodotto, ma se viene a prendere una scatola di vino, dopo poche settimane ritorna»

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